La porta perfetta: qualche spunto per la scelta
Quando arriva il momento dello studio delle finiture di una casa, c’è un punto cruciale che prima o poi tutti dobbiamo affrontare: cosa fare con le porte interne?
Spesso vengono date per scontate e alla loro selezione non si dà il giusto peso. Pur essendo un complemento d’arredo a tutti gli effetti, la tendenza è quella di sceglierle più semplici possibili, con un colore neutro -di solito il bianco- che non vada a scontrarsi con le altre finiture presenti. Ma siamo davvero sicuri di aver valutato tutte le possibilità?
Porta con telaio fisso minimal in alluminio verniciato bianco, telaio mobile in legno laccato della stessa tonalità e vetrata unica trasparente. In questo caso, il colore bianco non risulta anonimo grazie alla tinta scelta per le pareti: il colore scuro crea un forte contrasto e dona alla porta ancora più importanza.
Nel seguente articolo vi proponiamo degli spunti di riflessione per aiutarvi nella scelta della porta perfetta per ogni ambiente. Non esiste una regola aurea che vada bene per tutte le situazioni ma, con il quadro generale di tutte le variabili che possono concorrere a creare lo stile e l’armonia dei nostri interni, avremo gli strumenti giusti per poter scegliere con giudizio e senza rischiare successivi ripensamenti.
1. Conoscere lo spazio
Bisogna sempre tener presente che la porta è un elemento tridimensionale che si muove nello spazio. La tipologia d’apertura può fare una grande differenza se, ad esempio, non si hanno a disposizione ambienti ampi.
Porta a battente con telaio in legno di rovere sbiancato e vetrata unica con effetto acidato o satinato. La tipologia a battente implica un raggio di movimentazione dell’anta che va sempre tenuto in considerazione, così come il verso d’apertura.
Porta scorrevole a due ante esterno muro, con telaio in legno di rovere tinto scuro e vetro trasparente con lavorazione cannettata. La tipologia scorrevole, muovendosi lungo la parete o all’interno di essa, occupa minor spazio in profondità e permette di coprire luci più ampie.
Porta a bilico con asse di rotazione centrato, telaio in legno di rovere naturale chiaro e vetro trasparente. La tipologia a bilico “invade” lo spazio quasi quanto la battente se l’asse verticale di rotazione è collocato in posizione asimmetrica; quando il perno è centrato al vano l’ingombro può essere più contenuto e dipende dalla larghezza del vano.
2. Conoscere gli ambienti
La collocazione della porta è altrettanto fondamentale: ogni categoria di ambiente ha bisogno di un trattamento personalizzato ed è importante stabilire gerarchie. Tra due stanze della zona giorno, come ad esempio un’area living e una cucina abitabile, si privilegerà un filtro leggero; per separare i locali di servizio (bagno, lavanderia, ripostiglio) da una stanza con destinazione d’uso differente, invece, sarà necessario un confine deciso senza continuità visiva.
Porta scorrevole con telaio in ebano a inglesine e vetro trasparente. Tra due ambienti con funzione simile come in questo caso, la porta scorrevole separa le due zone senza creare una divisione netta. La particolare lavorazione dell’anta a profili in legno o inglesine aggiunge un particolare di stile senza pregiudicare la permeabilità visiva d’insieme.
Porta a bilico con anta piena in legno di rovere tinto scuro della stessa finitura della boiserie. La porta scompare alla vista ed esclude lo sguardo su un ambiente che si vuole tenere privato, come il bagno o la cabina armadio.
3. Conoscere lo stile
Abbiamo diverse possibilità a nostra disposizione per quanto riguarda l’estetica ma, prima di tutto, bisogna capire che ruolo dare alla nostra porta interna. Essa può essere il fulcro della stanza o rendersi invisibile, può diventare una scultura scenografica o può annullarsi completamente nella boiserie. Sta a noi decidere lo stile per valorizzarla al meglio: la porta non è solo un elemento funzionale di separazione ma è un vero e proprio oggetto di design.
Porta scorrevole a doppia anta in legno di noce chiaro con lavorazione su progetto. La porta scorrevole si presta più di ogni altra tipologia ad essere personalizzata, grazie ad una più ampia superficie a disposizione. In questo caso le ante diventano setti decorativi di separazione per un open space, oltre a costituire un leggero filtro oscurante.
Porta ad anta singola battente integrata nella boiserie in legno di rovere. La porta scompare alla vista e diventa un tutt’uno con la parete. La maniglia incassata e gli zoccolini ininterrotti a pavimento e soffitto aumentano la sensazione di continuità.
4. Conoscere i materiali
La porta non si riduce ad un tamponamento cieco ma assume un impatto estetico particolare a seconda dei materiali e delle finiture di cui si compone. Il telaio in legno è un classico che non tramonterà mai, dona calore alla stanza creando un dialogo con gli arredi presenti e coniuga un materiale vivo e tradizionale con la tecnologia e il design più avanzati. Il pannello in vetro può diventare un elemento d’impatto estetico molto forte, soprattutto nella versione a tutt’altezza, ed è perfetto per quelle situazioni in cui la luce naturale deve poter fluire da un ambiente all’altro.
Porta a battente con telaio e pannello in rovere tinto scuro abbinato alla boiserie. Le venature aggiungono un particolare di stile ad un ambiente minimal che vuole diventare particolare restando al contempo sobrio ed elegante, semplice ma non banale.
Porta a bilico con perno di rotazione simmetrico e vetrata unica trasparente color grigio fumé. Le diverse gradazioni dei vetri vanno valutate attentamente: in questa ambientazione potete notare il valore di filtro della luce solare di un vetro colorato e il suo deciso impatto visivo.